La signora Erickson cominciò a piangere. Rimasi proprio turbato, e cercai di scusarmi con lei. La risposta che mi diede fu all’incirca questa: ‘No, questo bambino non mi ha rattristato. Non è per questo che stavo piangendo. Conosco questo bambino da quando è nato. Ero con sua madre quando egli nacque. Egli aveva appena cantato per me un cantico di lode a Dio, un cantico che io non avevo mai sentito prima e che io so lui non ha mai sentito prima, e lui lo ha cantato nella mia lingua, in Svedese, e lui non conosce la mia lingua. Quando lui stava pregando, stava pregando in Svedese!’
Testimonianza tratta da: John L. Sherrill, They speak with other tongues [Essi parlano in altre lingue], pubblicato da Fleming H. Revell Company, stampato negli USA, Settima stampa, Dicembre 1968, pag. 93-94
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